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Le castagne pistoiesi, dolce frutto autunnale
Data 3 Novembre 2019

Le castagne pistoiesi, dolce frutto autunnale

Sulla nostra montagna, ma anche alta collina, in autunno si possono raccogliere ottime castagne. Sono una bontà da gustare in vari modi: le si può bollire, facendo i ballotti; si possono saltare sulla fiamma con un’apposita padella bucata e allora si chiamano frugiate o caldarroste; oppure se ne può ricavare la farina dolce, con cui cucinare deliziosi castagnacci, con l’aggiunta di acqua, uvetta, pinoli e noci, oppure facendone frittelle o ancora preparando i necci, cotti sul fuoco con appositi testi e speciali se mangiati con la ricotta.
Sono tanti i castagneti, a varie altitudini, nella nostra provincia: non solo a Cutigliano, San Marcello e Piteglio, ma anche in località come il Castagno – il cui nome ovviamente deriva dai tanti alberi di castagno che lo caratterizzano – Momigno, sulla montagna pesciatina e in molte altre zone. Un tempo sui nostri monti le castagne erano mezzo di sostentamento, la farina di castagne era fondamentale per la sopravvivenza della popolazione montana, ma la sua produzione e poi il consumo erano pure occasione e momento di coesione sociale, di unione della comunità locale.
La raccolta delle castagne pistoiesi avviene in genere a partire da ottobre e tra le varietà più gustose c’è quella dei Marroni, frutti dei castagni coltivati, più grandi delle castagne selvatiche e dalla forma simile ad un piccolo cuore.
Tante le sagre che in ottobre sul nostro territorio sono dedicate alle castagne pistoiesi e alle bontà che con queste si preparano. Il 2 ottobre il dolce frutto autunnale dei boschi sarà celebrato a Momigno, dove allo stand gastronomico si potranno gustare ballotti, frugiate, necci, frittelle dolci, castagnaccio e castagne fritte e parte del ricavato sarà devoluto alle popolazioni terremotate (per info: Misericordia di Momigno 0572 610743). Il 16 ottobre si terrà invece a Montagnana, organizzata dalla Pro Loco, la Sagra della frugiata, ma vi potrete assaggiare pure la zuppa frantoiana, necci, frittelle e castagnaccio. Il 29 e 30 ottobre sarà la volta di Piteglio, con una veglia accompagnata dalla degustazione delle frugiate, e poi necci, frittelle dolci, e vin brulé, ma anche un progetto di valorizzazione della farina dolce della montagna pistoiese (per info: Pro Loco Piteglio 339 7219762) .

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