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L’ex Ospedale del Ceppo: passato e futuro di un pezzo di storia di Pistoia
Data 10 Gennaio 2020

L’ex Ospedale del Ceppo: passato e futuro di un pezzo di storia di Pistoia

La trasformazione della parte monumentale in un vero e proprio polo museale della sanità e in un moderno “urban center”, che porterà alla creazione di un quartiere senza circolazione di auto e con tanto verde: quello sulla vasta area (76.000 mq) dell’ex Ospedale del Ceppo è uno degli interventi strutturali che saranno finanziati con il premio vinto da Pistoia quale Capitale Italiana della Cultura 2017. Ma i pistoiesi conoscono la storia di questo nostro secolare ospedale?
Risale molto addietro nel tempo, al 1277, quando, secondo la storiografia seicentesca, venne fondato come luogo per l’aiuto ai poveri e soccorso agli infermi. La leggenda narra che intorno al 1200 la Vergine apparve ad Antimo e Bendinella, due coniugi molto devoti: ordinò loro di fondare uno spedale dove avessero trovato un ceppo fiorito in pieno inverno. Da qui il nome di “Ceppo”, ma, secondo alcuni, la denominazione potrebbe derivare anche dall’uso di mettere le elemosine in un tronco cavo di albero.
In breve divenne il più potente ente assistenziale e previdenziale pistoiese, anche grazie a lasciti e donazioni di tanti benefattori, e fu determinante specie durante le tante calamità ed epidemie medievali, come la tremenda peste del 1348. Il prestigio acquistato fece sì che nel ‘400 fosse oggetto di contesa tra le fazioni in lotta a Pistoia, capeggiate dai Panciatichi e dai Cancellieri: a metter pace fu Firenze, che per un periodo lo assoggettò all’Ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova. Intanto era stato ampliato e si era costruito il loggiato esterno che dà su Piazza Giovanni XXIII, per il quale venne commissionato – dallo Spedalingo Leonardo Buonafede, per promuoverne i fini benefici e la nuova gestione fiorentina – un fregio decorativo: era il bellissimo Fregio Robbiano, realizzato appunto dai Della Robbia tra il 1526 e il 1528, restaurato una prima volta nel 1986, e di nuovo riportato alla sua antica bellezza recentemente, con lavori che sono terminati nel 2015.
Presumibilmente dal ‘500 l’Ospedale del Ceppo fu anche sede di una scuola medica prestigiosa, che formò tra gli altri l’anatomo-patologo Filippo Pacini (la strada adiacente porta il suo nome) ed ebbe grande fama nel corso del ‘700 e parte dell’800. Fu così che nel 1977 venne inaugurato il Museo dell’Accademia Medica del Ceppo, con una bellissima sala anatomica ad anfiteatro ovale, ricca di affreschi e stucchi con disegni geometrici e ritratti di medici illustri, e la collezione di ferri chirurgici (XVII-XIX sec.). Proprio a dicembre scorso, dopo lavori di restauro e di raccolta e risistemazione degli antichi strumenti medici, si è inaugurato il Museo della Sanità Pistoiese. Ferri per curare., con un nuovo stupefacente percorso oggi visitabile.
L’Ospedale del Ceppo ha cessato di essere il nosocomio cittadino nel 2013, con la nascita del complesso dell’Ospedale San Jacopo, ma la sua riqualificazione, in parte già avvenuta, in parte appunto programmata e da attuare, permetterà di valorizzare ed utilizzare al meglio questa parte integrante della storia pistoiese.

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