Ricordo ancora quando i miei genitori mi ci accompagnarono per la prima volta, da piccola: più della balena, nella cui bocca si poteva entrare, era la grossa statua di Pinocchio a incutermi timore, chissà perché… Ma il Parco dedicato al burattino di legno nato dalla penna di Carlo Lorenzini era e rimane bellissimo. Ed è stato proprio grazie al libro “Pinocchio” – tradotto in tutte le lingue – che il paese di Collodi è diventato famoso in tutto il mondo. Questo piccolo raggruppamento di antichi casolari lungo un crinale collinare è stato a lungo oggetto di contesa tra Lucchesi e Fiorentini, passando più volte dagli uni agli altri, e solo in epoca relativamente recente è diventato parte del Comune di Pescia. Di origine romana, fu trasformato castello fortificato dopo il passaggio dei Goti in Toscana e della vecchia rocca, più volte modificata, oggi restano solo le mura. A fianco della collina di Collodi, a mezza costa, c’è Villa Garzoni, residenza costruita nel ‘600 per i Garzoni, famiglia protagonista di tutte le vicende storiche e militari locali, che a lungo combatté a fianco dei Ghibellini contro Guelfi e Fiorentini e che qui aveva i suoi possedimenti. Il Castello Garzoni a Collodi è un bellissimo e maestoso edificio barocco, circondato da un meraviglioso giardino: la sua architettura molto originale (più volte imitata), la gran quantità e varietà di piante ornamentali e fiori con le moltissime statue di dei pagani, ninfe, tritoni e figure allegoriche, le splendide scalinate e le fontane con giochi d’acqua e cascate ne fanno uno tra i più bei giardini del mondo, che val assolutamente la pena visitare. Proprio quest’anno per promuoverlo e valorizzarlo vi si è svolta un’iniziativa con percorsi guidati, workshop e laboratori tenuti da esperti del settore fioristico e architetti del verde, alla riscoperta della bellezza di questo posto in una luce nuova.
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