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Santa Maria Cavaliera e i Cavalieri pistoiesi
Data 15 Gennaio 2020

Santa Maria Cavaliera e i Cavalieri pistoiesi

Passando per la nostra Piazza del Duomo si può vedere a fianco del Comune un edificio, posto tra Via Tomba di Catilina e via Ripa della Comunità, che tutto parrebbe salvo una chiesa. Eppure un tempo lo era: si tratta infatti della ex Chiesa di Santa Maria Cavaliera (o Santa Maria Maggiore, o dei Cavalieri). Inizialmente eretta presso il tracciato della Via Cassia, è molto antica, addirittura più della Cattedrale di San Zeno, dato che la sua datazione viene fatta risalire al 979. Per un periodo sede della Compagnia dei Pellegrini – quella che nel 1525 organizzò il pellegrinaggio nella capitale in occasione dell’Anno Santo – non sappiamo con certezza a cosa debba la sua particolare denominazione, assunta nel XV secolo: si suppone sia da ricondurre al fatto che vi si svolgevano le cerimonie di investitura dei cavalieri durante la festa del patrono San Jacopo, il 25 luglio, oppure alla sua posizione “a cavaliere”, perché sul pendio della piazza.
In ogni caso, nei secoli la Chiesa di Santa Maria Cavaliera ha subito molti rifacimenti ed interventi, specialmente dopo che, nel 1784, il Vescovo Scipione de’ Ricci la soppresse nella sua funzione religiosa: venne perciò venduta a privati per essere destinata a usi civili, come del resto ancora oggi, ricavandone abitazioni, manifatture e negozi. La facciata, che dà su via Tomba di Catilina, è la parte che più si è conservata negli anni: è un chiaro esempio di romanico pistoiese, con marmi bicromi, in bianco e verde. Il fianco destro che volge sulla piazza del Duomo è invece in muratura semplice, con conci regolari di alberese, mentre sul dietro la vecchia abside è stata scoperchiata ed è diventata un terrazzino circolare. Le modifiche subite, dunque, le hanno fatto perdere pressoché totalmente la sua struttura originaria, quella che la identificava come luogo di culto, ma certo rimane l’indubbia bellezza dell’antichissima Chiesa di Santa Maria Cavaliera.

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