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L’Arcadia, un viale che ha accompagnato Pistoia nei secoli
Data 1 Marzo 2020

L’Arcadia, un viale che ha accompagnato Pistoia nei secoli

Lungo circa 1 km, da secoli viene percorso da pistoiesi e non e dal ‘500 porta un nome idillico: è l’Arcadia, viale alberato subito a ridosso delle mura pistoiesi – di quel che ne rimane – della terza cerchia, costruita nel periodo dell’assedio fiorentino alla nostra città, nel 1306. Il Viale Arcadia ha mutato molte volte aspetto nel corso del tempo. Usato ai tempi del Granducato come tappa di riposo per le mandrie di cavalli granducali (prima dei Medici e poi dei Lorena), nel loro tragitto da Firenze agli alpeggi della Foresta del Teso, in seguito divenne luogo di passeggio per i pistoiesi e cominciò ad essere percorso anche dalle carrozze. Alla metà del ‘700 gli alberi che lo adornavano erano soprattutto olmi, ma anche querce e platani. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 molti di questi olmi furono sostituiti con ornamentali robinie, ma la vera trasformazione si ebbe dopo la II Guerra mondiale, quando il viale acquisì sostanzialmente l’aspetto a verde attuale, con l’arrivo dei lecci.
I residui delle antiche mura lo fiancheggiano dal lato di S. Agostino, la nostra zona industriale, alla quale si accede attraverso una porticciola, apertavi dal Comune nel 1879, per facilitare l’accesso al mercato del bestiame che era stato spostato lì. Negli ultimi anni le mura lungo Viale Arcadia versano in pessime condizioni e ci sono stati anche dei crolli, che fanno auspicare interventi decisivi di sistemazione. Intanto però qualcosa si è fatto per migliorare e rinnovare l’aspetto di questo antico viale, che ha accompagnato Pistoia nella sua lunga storia: nel 2015 è stata terminata la pista ciclopedonale che gli corre accanto per tutta la lunghezza, estendendosi per 1,1 km, a collegare il ponte di Porta San Marco al parco di piazza della Resistenza, passando dal giardino di San Michele in Forcole; è stata anche abbellita da una siepe di 400 piante di agazzino, arbusto sempreverde dai piccoli fiori bianchi che d’estate diventano bacche colorate.

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