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LA SALA E LA SUA STORIA
Data 28 Luglio 2020

LA SALA E LA SUA STORIA

La Sala: oggi con questa denominazione si indica genericamente una zona del centro di Pistoia comprendente non solo la piazza che porta questo nome, ma anche le aree circostanti. Qualcuno l’ha definita il “Salotto buono” della città, perché da una decina d’anni si è popolata in modo crescente di moltissimi locali, tra ristoranti, bar, enoteche ecc., che la rendono pullulante di gente, specie giovani, non solo il giorno ma anche la sera. Non mancano le polemiche: quelle di chi dice che sì, con l’apertura di tante nuove attività si è ridato vita e valorizzato una zona che la notte si svuotava e diveniva deserta e si è creata ricchezza e svaghi per tutti i pistoiesi, ma anche caos, rumori, sporcizia.
Al di là di queste considerazioni, su cui si potrebbe discutere all’infinito, pochi conoscono la storia della Sala, che risale addirittura sino ad epoca longobarda. Fu allora infatti che alla piazza venne data questa denominazione logobarda, per il suo ruolo di curtis domini regis (casa per la raccolta delle derrate dovute come tributo – 1/3 del raccolto – dei contadini verso i padroni) ovvero di sede del palazzo del Gastaldo (funzionario che amministrava per conto del Re longobardo). Solo più tardi diventò il mercato giornaliero degli alimenti e su tutti i suoi lati e nelle vie vicine nacquero tante piccole botteghe con sportelloni in legno, bancali in pietra e tettoie molto sporgenti sostenute da mensoloni di legno. Il famoso Leoncino in pietra arenaria che sovrasta il pozzo al centro della piazza è invece del 1529: con la zampa sinistra sopra lo stemma a scacchiera della città, venne posto sopra l’architrave del pozzo, a testimoniare il dominio di Firenze su Pistoia; appunto da allora il pozzo si chiamò Pozzo del Leoncino.
Nel 1891 comparvero dei banchi fissi coperti che tra il 1936 e il 1938, in epoca fascista, furono sostituiti da stand in muratura con rotolanti. I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale danneggiarono sia le botteghe che il pozzo e solo nel 1989 il Pozzo del Leoncino, una volta dismesso il Gabbione, cioè la struttura coperta per il mercato, venne riportato (dopo esser stato per anni in piazza del Duomo) al centro della piazza, che tornò ad essere sede del mercato degli ortaggi. Nella piccola piazzetta adiacente a Piazza della Sala, quella che oggi si chiama Piazzetta degli Ortaggi, sembra che in antichità sostassero i pellegrini; al suo centro dal 1996 sta una scultura in bronzo del pistoiese Roberto Barni chiamata Giro del Sole.

La fotografia nell’articolo è stata scattata da Massimo Luca Carradori: https://www.facebook.com/carradorimassimo

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