Polmone verde di Pistoia, a pochi minuti dal centro, il parco di Villa Puccini di Scornio risale, nel suo più recente assetto, al periodo del neoclassicismo ottocentesco. La risistemazione dei giardini, di ben 123 ettari, fu voluta da Niccolò Puccini, che risiedette nella villa (detta dai pistoiesi villone) al loro interno, fatta erigere precedentemente da un altro Puccini, Tommaso, con i guadagni della sua professione di medico alla corte del Granduca di Toscana, Ferdinando II de’ Medici.
Niccolò, che era una persona di cultura, filantropo e viaggiatore, animato da ideali patriottici, verso la metà dell’800 decise di far risistemare i giardini intorno alla sua abitazione – la cui creazione si deve a Giuseppe Puccini e alla Moglie Maddalena – seguendo le regole dei giardini all’inglese, e ne nacque il grande Parco che conosciamo. Fece tirare su anche una serie di altri edifici dentro l’area verde, per esaltare e promuovere i traguardi scientifici e culturali italiani: il Pantheon agli Uomini Illustri, i Tempio a Pitagora, una serie di statue che rappresentano personaggi come Dante, Michelangelo, Galilei, Carlo Linneo e altre strutture dedicate all’industria e alla scienza. Di tutte le costruzioni presenti è rimasto ben poco, come il castello medievale con la torre merlata, ed alcune sono state convertite per altri usi, diventando sede di una RSA e Centro diurno, da poco passato in mano privata, della Scuola di Musica e di Danza Teodulo Mabellini e della Fondazione Accademia di Musica Italiana per Organo.
La bellezza dell’immenso giardino – oggi in parte di proprietà comunale – è innegabile, anche dopo i danni subiti a seguito del terribile vento che ha flagellato Pistoia tra il 4 e il 5 marzo, ai quali si è comunque cercato di porre rimedio subito. Al centro c’è un lago artificiale, in cui vivono pesci, tartarughe, cigni, alcuni aironi cinerini e altri volatili, e in mezzo alle sue acque una piccola isoletta. Tutt’intorno alberi: platani, querce, lecci, pini, altre specie vegetali e un esteso manto verde. Al Parco del Villone si va per rilassarsi distesi nell’erba, passeggiare, fare running o altro sport, anche nei campi attrezzati vicini, e sedere sulle panchine intorno allo specchio d’acqua, immersi nella natura anche in città.
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